Solana è una blockchain ad alta velocità in grado di supportare con la sua rete dalle 50mila alle 65 mila transazioni al secondo presentando una latenza di soli 0,4 secondi.
La cosa interessante di Solana? Il riuscire a offrire tutto questo senza usare layer di secondo livello o sharding, soluzioni di per sé complesse. Un progetto dalle molte potenzialità al momento al lavoro su una blockchain app dedicata e un marketplace: entrambi veloci, scalabili, sicuri e decentralizzati.
Lo scorso marzo si è conclusa la token sale di Solana, raccogliendo un totale di 25,6 milioni di dollari: l’obiettivo minimo prefissato dai fondatori era pari a 5,3 milioni. Ma chi c’è dietro il progetto Solana? E’ presto detto: alcuni ex ingegneri Qualcomm, Intel e Dropbox che intorno alla fine del 2017 si sono messi in testa di dar vita a una nuova realtà, basata su Proof-of-Stake a catena singola, una scelta presa per fornire scalabilità senza sacrificare il decentramento o la sicurezza.
I tre elementi importanti del progetto sono ovviamente la Blockchain Solana, seguita dall’algoritmo PoH e dal token SOL. Per ciò che riguarda lo scaling, la soluzione scelta dai fondatori di Solana è quella della Proof-of-History (PoH), ovvero un orologio decentralizzato appositamente pensato per risolvere il problema della misura del tempo nelle reti distribuite: è un dato di fatto che non esista una fonte affidabile unica per tenere conto del passare del tempo.
Questo approccio consente ai nodi di generare localmente timestamp eseguendo calcoli SHA256, ed eliminando la necessità di trasmissioni di timestamp attraverso la rete. Come? Attraverso delle fonti di ritardo verificabili.
In questo modo, tramite la POH la rete diventa più precisa, sicura e affidabile. Ed economica, visto che i costi di commissione di una singola transazione, grazie a questo sistema possono essere nell’ordine di 0,01 millesimi di dollaro.
Token Sol e storia di un successo
Per ciò che concerne il token SOL, emesso sulla blockchain nativa di Solana, ha esordito sui mercati a inizio aprile poco dopo che si era conclusa la vendita dei token. Il massimo toccato è stato registrato il 29 luglio a 2 dollari: al momento viene quotato intorno agli 1,43.
Va sottolineato che di per sé il progetto è ancora giovane e che è possibile aspettarsi ulteriori miglioramenti: se si conta che la blockchain sia già attiva, di certo si può essere piacevolmente colpiti da il tutto stia procedendo.
Fino a ora sono già stati già convalidati oltre 24 milioni e mezzo di blocchi da 130 validatori, con più di 1,8 miliardi di transazioni. Non male.
