Ripple e TransferGo: accordo con la Silicon Valley Bank UK Branch (SVB). Si tratta di un contratto milionario per poter sviluppare e potenziare il flusso di pagamenti della piattaforma.
Un investimento importante per tutti i coinvolti
La cifra è importante: si tratta di ben 4 milioni di sterline che daranno modo alla banca di poter gestire un numero più alto di transazioni mantenendo un costo molto basso. Un’opportunità importante di guadagno per tutti i soggetti coinvolti: anche TransferGo stessa è una realtà decisamente importante, operativa in 32 paesi attualmente.
Ripple ha intenzione di investire su quest’ultima per potenziare la propria branca relativa ai pagamenti. Come spiegato anche da Craig Fox della SVB:
“Siamo molto entusiasti di rafforzare la nostra partnership con TransferGo, in quanto non vediamo l’ora di far parte della loro crescita mentre estendono il loro percorso di innovazione per attrarre un maggior numero di clienti verso una soluzione più veloce, più economica e più accessibile per inviare denaro in tutto il mondo“.
A livello tecnico l’operazione punta a migliorare il sistema di trasferimento di fondi verso l’estero e dall’estero, in modo da dare il giusto supporto a coloro che vivono lontani dal proprio paese di origine e vogliono inviare denaro alle proprie famiglie sfruttando le criptovalute.
Sistema più conveniente e produttivo
Ciò che gli interlocutori vogliono raggiungere è la creazione di un sistema che consenta di abbattere i costi ed essere più produttivo. Come ha sottolineato anche il ceo di TransferGo, Daumantas Dvilinskas questo accordo segna l’inizio di un rapporto importante tra le parti. SVB viene considerato il “partner perfetto” per ottenere una crescita seria e solida anche in un momento particolare come quello della pandemia.
Cosa bolle in penstola per Ripple? Al momento quello che è certo è che l’azienda abbia recentemente registrato il marchio PayString: l’ipotesi più probabile è che si tratti di un nuovo prodotto che Ripple intende lanciare il prossimo anno sul mercato. Scorrendo le carte ufficiali si legge che il trademark è attualmente registrato nelle categorie “Pubblicità e affari” ed “Assicurazione e finanza“: in teoria questo dovrebbe significare che si tratti di un prodotto della categoria dei “servizi monetari per la ricezione e l’esborso di rimesse e doni monetari in valute legali e valute virtuali su una rete informatica e per lo scambio di valute legali e valute virtuali su una rete informatica“.
Di certo il 2021, complice anche questa nuova sinergia, porterà importanti novità per Ripple e i suoi partner, se queste sono le basi attuali.