Paxos, ha presentato una domanda per aprire una sua banca: una notizia questa non solo curiosa, ma che potrebbe portare una ventata di novità all’interno del mercato delle criptovalute.
Chi è Paxos e cosa farebbe
Paxos, va ricordato, è una società che fornisce servizi crypto e nel corso della sua esistenza ha lanciato un buon numero stablecoin: mercoledì scorso ha presentato domanda per aprire una banca nazionale. Una mossa che in pochi si aspettavano in questo particolare momento storico. Nel caso in cui la richiesta presentata da Paxos venisse accettata, la futura Paxos General Trust presenterebbe la sua sede legale di New York, avrebbe l’autorizzazione a conservare delle criptovalute e a svolgere i normali compiti di un qualsiasi istituto bancario.
Si tratterebbe di un affare pioneristico che aprirebbe la strada a tutta una serie di cose, come spiega anche Paxos sul suo sito web, dove in un post spiega come l’ottenimento di una licenza a livello nazionale da parte del governo statunitense darebbe modo alla stessa di ampliare i suoi servizi. Si legge infatti:
“La nostra missione è quella di modernizzare le infrastrutture del mercato finanziario e consentire la circolazione di qualsiasi bene, in qualsiasi momento, in modo affidabile. Una licenza nazionale ci aiuterebbe a realizzare il nostro obiettivo, permettendoci di servire i clienti in tutto il Paese nel modo più efficiente.”
Importante per futuro concessione autorizzazione
Nel caso in cui l’autorizzazione a Paxos fosse concessa, la società diventerebbe il primo gestore di beni digitali ad essere regolamentato sia a livello statale che federale negli Stati Uniti. Va ricordato che Paxos è stata una delle prime società alle quali venne concessa la BitLicense dello Stato di New York, un’autorizzazione che vien rilasciata dal Dipartimento dei Servizi Finanziari dello Stato (NYDFS). Nel 2015, fu la prima tra i fornitori di valute digitali a ricevere una licenza dal suddetto ente.
Lo scorso ottobre Paxos ha iniziato una collaborazione con Paypal con lo scopo di fornire servizi di trading e di custodia crypto. Il CEO di Paxos, Charles Cascarilla aveva commentato in un comunicato stampa come la scelta di Paxos da parte di PayPal avesse rispecchiato “lo status di New York come standard di riferimento per la regolamentazione delle criptovalute”.
Per capire l’importanza della richiesta consegnata è necessario descrivere quale sia l’attività di Paxos: l’azienda, oltre che fornitore di servizi di Paypal gestisce l’exchange ItBit, offre servizi di brokeraggio crypto e gestisce le stablecoin PAX, BUSD e PAXG.
Con molta probabilità, ora, si candida a cambiare con la sua azione pioneristica, il mercato delle criptovalute.