Libra non ha mai avuto vita facile fin dal suo lancio e in queste ore arriva l’ennesima brutta notizia: la possibilità reale di un blocco della stessa da parte del G7 fino a che non vi sarà una regolamentazione certa.
Libra e il problema delle regolamentazioni
E’ questo quello di cui discuteranno, secondo Reuters, i ministri dell’economia dei paesi facenti parte del gruppo, ovvero Stati Uniti, Canada, Giappone, Germania, Francia, Italia e Regno Unito. Almeno è quello che sostiene l’agenzia di stampa che avrebbe avuto la possibilità di visionare una bozza del documento al centro dell’attenzione per ciò che riguarda le criptovalute e i pagamenti digitali.
Se per questi ultimi la posizione verte verso l’apertura per la loro caratteristica di inclusività, viene comunque sottolineata la necessità di una regolamentazione e di una supervisione certa al fine di garantire, secondo il documento, stabilità finanziaria, protezione dei consumatori, sicurezza e privacy.
Si tratta di garanzie richieste per evitare che monete come Libra possano essere usate per azioni illegali come il finanziamento terroristico e il riciclaggio di denaro: in poche parole ciò che si è sempre chiesto dal lancio di Libra.
Corsa alle criptomonete come Libra
Non è un caso che i ministri del G7 adesso discutano di criptomonete e di Libra: in questo ultimo periodo le stablecoin private stanno crescendo in numero e valore in modo netto. Basti pensare a Tether, attualmente la stablecoin più utilizzata e ancorata al dollaro americano, che ha raggiunto già i 15 miliardi di dollari di capitalizzazione. E cosa dire delle banche centrali al lavoro sulle proprie CBDC?
Ad ogni modo, le banche centrali non sono state a guardare né Libra né Tether.
Sembra proprio che per rispondere alla sfida delle stablecoin in tutto il mondo ci si sia mossi per avere la propria “criptomoneta”. Lo yuan digitale potrebbe essere pronto per le Olimpiadi del 2021, l’euro digitale è in fase di test in Francia e la e-Krona svedese potrebbe vedere presto la luce forte del fatto che pur essendo in Europa lo stato ha mantenuto la sua moneta.
Insomma, diventa più importante che mai per Libra andare avanti con il suo progetto e con quello del wallet Novi cercando al contempo di ottenere un via libera a livello legale. Anche perché il numero di utenti di Facebook, e quindi di potenziali utilizzatori di Libra è immenso: ed è proprio questo quello che potrebbe rivelarsi il suo più grande pregio potenziale e che ora rappresenta, ancor prima del suo lancio, il suo più grande problema.