Anche il Kenya è protagonista nel mondo delle criptovalute: il Kenya’s Young Entrepreneurs Network (YEN) è in attesa che le autorità di Nairobi diano il via libera alla stablecoin da lui sviluppata e chiamata YENTS.
Se tutto andrà bene, la società dovrebbe riuscire a lanciare la criptomoneta nel novembre 2020: per sua natura di stablecoin il nuovo token sarà ovviamente legato allo scellino del Kenya.
Secondo i media locali, i membri di Yen stanno cercando di costruire un campo da golf avvalendosi della blockchain e della loro stablecoin. Il token permette alle persone di poter partecipare previo pagamento ad attività sportive e allenamenti e contemporaneamente permettere l’investimento nella costruzione di un campo da golf. Questo ovviamente se le autorità di regolamentazione del Kenya daranno via libera.
Come spiegato dall’amministratore delegato di Yen Kamau Nyabwengi, YENTS sarà utilizzato anche in altri paesi africani. Le normative relative alle criptomonete, secondo l’esperto devono essere ancora migliorate per poter offrire piena potenzialità agli investitori: serve maggiore severità che tra le altre cose, aiuterà l’economia dello stato a capitalizzare su questa tecnologia.
L’importanza della regolamentazione cripto in Africa
Perché è importante non solo che il progetto passi, ma più ancora che le normative vengono perfezionate? E’ presto detto: mettere in campo delle regole valide per tutti gli stati africani consentirebbe alle stesse di poter gestire meglio i singoli progetti e creare una ricchezza più uniforme causata dalle maggiori possibilità di investimento a parità di opportunità. C’è chi lo definisce la “pan-African Blockchain strategy”: di certo unificare le normative sarebbe più che opportuno.
Secondo Nyabwengi riuscire a raggiungere il consenso sugli obiettivi normativi sarà anche in grado di migliorare anche le regole relative alla protezione dei dati oltre che a uno sfruttamento migliore del potenziale della blockchain.
A livello internazionale, sebbene consci che non sarà facilissimo mettere d’accordo tutti gli Stati africani, si guarda con curiosità e speranza alla decisione dell’organismo di controllo del Kenya per ciò che riguarda la stablecoin e soprattutto la possibilità di un accordo tra le varie nazioni del continente.
In fin dei conti le statistiche parlano chiaro: sempre più persone utilizzano le criptovalute nel mondo e il Kenya è al quinto posto nel mondo, seguito dagli Stati Uniti.
In Africa le normative non adeguate rallentano però l’innovazione del settore cripto: il progetto di Yen è considerabile all’avanguardia già solo partendo dal fatto che si sia voluta creare una valuta digitale stabile che consente di implementare innovazioni nel mercato economico del Kenya.