Negli ultimi tempi JP Morgan sembra essere sempre pronta a dire la sua sul prezzo di Bitcoin molto di più di quanto fatto in passato: secondo le sue previsioni questo potrebbe arrivare addirittura fino alla impensabile cifra di 146 mila dollari.
Previsione sul lungo termine per BTC
Tale previsione è frutto di una analisi condotta dalla banca statunitense che vede il Bitcoin, nel corso del 2021 aumentare esponenzialmente il suo valore, muovendosi con facilità e un po’ di volatilità nel segmento di valore che va dai 50 mila ai 100 mila dollari. Un percorso che come intuibile, anche per la stessa natura dei BTC non sarà stabile. Spiegano infatti gli analisti di JB Morgan:
“Anche se non possiamo escludere la possibilità che l’attuale mania speculativa si propaghi ulteriormente, spingendo il prezzo del bitcoin verso la regione del consenso tra i 50.000 e i 100.000 dollari, crediamo che tali livelli di prezzo si rivelerebbero insostenibili”.
Oltre che del prezzo di Bitcoin, la banca statunitense ha anche parlato dell’adozione di questa criptomoneta, secondo gli esperti destinata a crescere ancora: la ragione? Le nuove generazioni sembrano preferirlo particolarmente rispetto all’oro. Perché si parla di un prezzo così alto? La motivazione deve essere ricercata nel fabbisogno di Bitcoin degli investitori privati. Essi si affidano agli ETF sull’oro e per soddisfare la loro richiesta in BTC il prezzo dovrebbe per l’appunto toccare i 146 mila dollari.
Calcolo ipotetico ma interessante
Attenzione però, quello che viene presentato da Jp Morgan è un calcolo che deve essere considerato ipotetico: per raggiungere un tale prezzo il Bitcoin necessita di allinearsi all’oro anche per ciò che concerne la volatilità: ovvero questa deve abbassarsi. La criptomoneta non si può permettere di salire in modo troppo veloce e di scendere in modo precipitoso. Non è possibile prevedere un’adozione di massa di Bitcoin fino a che non apparirà essere una materia prima più stabile. Continuano ancora da JP Morgan:
“Non è quindi realistico aspettarsi che le allocazioni di bitcoin da parte degli investitori istituzionali corrispondano a quelle dell’oro senza una convergenza delle volatilità. Una convergenza nelle volatilità tra bitcoin e oro è improbabile che avvenga rapidamente ed è nella nostra mente un processo pluriennale”.
La riduzione della volatilità sarà il fattore in grado di far crescere BTC su numeri davvero alti: ecco quindi, sottolinea l’istituto, che il raggiungimento dei 146 mila dollari deve essere considerato come un obiettivo a lungo termine, impossibile da raggiungere nel corso dell’anno corrente.
Di certo il fatto che il prezzo di BTC sia arrivato a toccare i 34 mila dollari lo scorso 3 gennaio, da idea di come le potenzialità vi siano tutte.