Gli Stati Uniti pronti a lanciare un dollaro digitale? Sembrerebbe proprio di si, stando a quello comunicato tramite Twitter da Marc Fleury, fondatore e ceo della società fintech Two Prime.
Dollaro digitale in cantiere
Il manager si occupa dell’applicazione a livello finanziario delle criptovalute e nel suo post ha allegato una foto l’ex Presidente della CFTC J. Christopher Giancarlo: l’uomo in questione sarebbe la fonte originale della notizia che vorrebbe gli americani al lavoro su un progetto simile a quello in via di definizione in cina, ovvero il lancio di una CBDC, ovvero una valuta digitale controllata dalla banca centrale.
Le applicazioni di una simile decisione, soprattutto se legate ad una valuta fiat come il dollaro sarebbero moltissime e soprattutto potrebbero contare su una diffusione davvero globale. Christopher Giancarlo si sarebbe fatto sfuggire qualcosa a riguardo nel corso della quarta conferenza CfC 2020 a St. Moritz, in Svizzera, dove è intervenuto insieme ai fratelli Winklevoss, ad Hester Peirce, al CEO di Bitmex Arthur Hayes ed altri personaggi importanti del mondo dele criptovalute.
Il manager ha esposto le sue conoscenze in merito alla digitalizzazione della finanza nell’ambito dell’intervento “Quando i mondi si scontrano: il FinTech del 21° secolo incontra i regolamenti del 20° secolo” nel quale ha illustrato come la rigidità del sistema finanziario mondiale, con le sue strette norme, sia una limitazione per l’applicazione che il digitale potrebbe avere nel settore economico.
Valuta digitale FED vs stablecoin Cina
La FED quindi potrebbe essere vicina a presentare una valuta digitale di Stato: secondo Marc Flreury sarebbe questo il suggerimento proveniente dalle parole di Giancarlo. Ed ancora più importante sarebbe pronta a dichiararlo pubblicamente ed ufficialmente.
Un passo davvero importante se avvenisse a breve termine, soprattutto in un contesto come quello attuale dove la Cina è palesemente avanti nel progetto con la conseguente possibilità di immettere nel mercato una valuta digitale da poter sfruttare globalmente per transizioni sicure e controllate. Anche la Francia è al lavoro su una sua stablecoin, ma il suo potenziale target è decisamente più piccolo rispetto a quello di Cina e Stati Uniti o addirittura dell’Unione Europea, la quale starebbe anch’essa programmando una valuta digitale da sfruttare.
Il dollaro digitale potrebbe sfruttare quello che è il classico predominio finanziario della valuta fiat in questo modo diventare uno strumento utilizzabile in tutto il mondo come standard. Ad ogni modo, ora che la voce si è sparsa nel settore, con molta probabilità non mancherà tanto prima di poter ottenere conferme o smentite di tipo ufficiale.