Passi avanti sulla regolamentazione delle criptovalute in Svizzera: il Consiglio degli Stati della Svizzera ha infatti approvato una legge relativa a DLT e blockchain chiamata “Legge federale sull’adeguamento del diritto federale agli sviluppi della tecnologia di registro distribuito“.
Disegno di legge importantissimo per criptovalute
Va detto che il disegno di legge aveva già ricevuto una prima approvazione dal Consiglio Nazionale a giugno ed era poi passata al Consiglio degli Stati per approvazione definitiva. L’iter di approvazione di una norma, in territorio elvetico, passa per il voto di entrambi i consigli: devono essere entrambi positivi affinché la stessa possa essere considerata definitivamente approvata. Questo passo in avanti nella regolamentazione delle criptovalute in Svizzera potrebbe essere “fermato” solo dall’eventuale rischiaste di referendum popolare.
Ma su cosa si basa la legge su DLT e blockchain appena approvata? In poche parole sono stati presi 10 impianti normativi già esistenti, tra i quali figurano il diritto dei titoli intermediari, quello delle obbligazioni e quello del diritto privato internazionale, e sono stati “armonizzati” per essere applicati in questo specifico campo.
Ovviamente la legge non si basa solo su questo: sono in tutto tre i blocchi normativi e uno si occupa dell’insolvibilità, sottolineando che anche le criptovalute rientrano tra i beni compresi per il recupero dei crediti e il diritto fallimentare. Il terzo blocco invece specifica come al pari degli altri mercati finanziari anche quelli delle cripto devono rispettare le st3sse regole degli altri.
Svizzera in prima linea su normativa crypto
Tra le varie parti che compongono la legge svizzera su DTL e blockchain di particolare importanza è quella che regola cosa succede in caso di fallimento: è infatti obbligatoria la restituzione dei dati e l’istituzione di un organo di mediazione tra i fornitori e i clienti.
“Si tratta di un progetto che pone la Svizzera in prima linea nella legislazione in materia di criptovalute e fintech in generale“, spiega Christian Levrat, presidente del partito Socialista svizzero. “Scegliendo di non creare una legge sulla tecnologia del registro elettronico distribuito, ma di modificare i testi giuridici esistenti, il Consiglio federale propone un progetto che coniuga flessibilità e sicurezza e, soprattutto, ci permette di integrare queste tecnologie nel nostro ordinamento giuridico ordinario“.
Certo, si tratta di una fase iniziale di un processo di cambiamento per gli svizzeri, ma un passo avanti concreto, soprattutto rispetto ad altri paesi ancora molto indietro a riguardo. E soprattutto un passaggio molto importante per il settore delle criptovalute e della blockchain in generale.
