A quanto pare le criptovalute sono parte del flusso di denaro che arriva nelle casse di Hamas. Monete digitali che finanziano operazioni terroristiche, tra le quali sicuramente anche l’attacco dello scorso 7 ottobre contro Israele.
Finanziamenti illeciti con criptovalute
E questo il quadro che si sta delineando in base ai movimenti registrati nel mondo delle criptovalute e diretti verso l’associazione terroristica. A quanto pare le somme che avrebbero raggiunto Hamas proverrebbero da due fonti principali: le somme destinate alla Zakat, ovvero la carità che tutti i musulmani benestanti devono eseguire e le donazioni dirette in Bitcoin.
A quanto pare in entrambi i casi sarebbero donazioni provenienti da tutto il mondo, dal nostro paese compreso e per le quali non si riesce a eseguire la distinzione con gli aiuti umanitari rivolti alla Striscia di Gaza. Abbiamo visto recentemente come attraverso le criptovalute, la Corea del nord finanzi il suoi test nucleari. Ora ci rendiamo conto che per anni Hamas ha utilizzato i Bitcoin e le reti cripto per ricevere donazioni. Le stesse che hanno reso possibile all’organizzazione terrorista la compravendita di armi.
Grazie alla collaborazione tra Binance e lo stato di Israele è stato possibile bloccare tutta una serie di account sospetti. Va da sé che si tratta di un intervento questo comunque tardivo e non sufficiente a fermare totalmente il flusso.
Cosa dice il Wall Street Journal sulle somme
Secondo il Wall Street Journal prima del 7 ottobre i terroristi avrebbero raccolto milioni di dollari in criptovalute. Ciò significa che per mesi è andato avanti un sostegno illegale a un’associazione terroristica. Ora, la Zakat è un fondamento dell’Islam che punta ad aiutare coloro che hanno bisogno. E viene stabilito per coloro che hanno una ricchezza di un certo livello.
Calcolando che coloro che sono chiamati a versare questo denaro debbono donare il 2,5% della loro ricchezza, quanto può essere andato nelle mani dell’associazione terroristica? Bisogna infatti chiedersi se qualcuno di questi possa aver avuto intenzione di supportare Hamas. E abbia di conseguenza esagerato.
Questa beneficenza Tendenze arredamento autunno-inverno 2023versata una volta all’anno, dopo il passaggio di un anno lunare islamico da coloro che superano il Nisab, ovvero la soglia stabilita di ricchezza. Questa, di solito donata ad associazioni dedicate, viene poi ridistribuita per garantire ai bambini, alle vittime di guerra, alle persone più povere un supporto.
Il fatto che anche Hamas abbia potuto contare sulle criptovalute per il suo sostentamento e l’acquisto di armi deve far riflettere le autorità in modo importante. Diventa infatti necessario dare vita a un controllo maggiore che possa bloccare questo tipo di finanziamento illecito. Soprattutto per il bene di chi ne ha davvero bisogno.