Il Coronavirus sta lasciando la sua impronta anche nel mondo delle criptovalute: e non solo in ambito strettamente finanziario: le varie fondazioni e società infatti si sono rese protagoniste di gesti davvero apprezzabili.
Mondo criptovalute in aiuto nell’emergenza
Uno degli esempi più eclatanti? La Binance Charity Foundation ha fatto arrivare quasi 180 mila pacchi di approvvigionamento medico a Wuhan e nelle zone limitrofe dove guanti, tute protettive e mascherine avevano iniziato a esaurirsi, in modo tale da sostenere le squadre mediche al lavoro e gli ospedali. Anche la Tron Foundation ha deciso di aiutare la popolazione coinvolta nell’emergenza lanciando un appello ai suoi supporter per far sì che aiutino a inviare nella provincia cinese più colpita dall’epidemia di Coronavirus occhiali, cibo, acqua e qualsiasi dispositivo medico del quale potrebbero aver bisogno: questo in aggiunta al supporto diretto già fornito.
Una priorità considerata dalla società globale perché “questa epidemia esemplifica vividamente che, anche se interconnessi come siamo su Internet, siamo altrettanto connessi nei nostri corpi fisici”.
L’emergenza dettata dal Coronavirus ha portato in questi giorni anche a uno stop del mining per via dei ritardi nelle consegne degli hardware necessari da parte di MicroBT, Bitmain e Innosilicon, che hanno subito delle problematiche negli ordini per via delle misure d’isolamento adottate.
Impatto del Coronavirus su mercati e criptovalute
L’emergenza dettata dal Coronavirus ha ovviamente creato alcuni problemi ai mercati finanziari di tutto il mondo: è ancora presto per fare previsioni sul lungo termine, ma è necessario sottolineare che soprattutto nei primi giorni dopo l’allarme globale le borse hanno subito dei ribassi sensibili seppure non eccessivi. Differente è la questione per le criptovalute che al contrario stanno vivendo un momento di rialzo con Bitcoin in prima linea.
Un fatto che non dovrebbe stupire, soprattutto quest’ultimo, visto che i BTC vengono considerati una materia prima importante quanto l’oro e come questo con quotazioni in crescita in caso di emergenza. C’è quindi chi pensa che gli investitori stiano approfittando della situazione cercando di ottenere il massimo o altri come Tone Vays che pensa che la paura sia un vantaggio relativo perché anche nel settore cripto si potrebbe rischiare una crisi economica reale.
Quello che si dovrebbe studiare è se ci sia effettivamente una correlazione al momento, visto che allo scattare dell’emergenza, soprattutto il mercato del Bitcoin era caratterizzato da un trend rialzista nel quale ricadrebbe anche ciò che sta accadendo ora.
Saranno le prossime settimane con molta probabilità a tracciare una vera e propria correlazione se esistente.