Grandi passi in avanti nello sviluppo delle proprie CBDC per Australia e Cina: la prima sarebbe in procinto di iniziare le attività di sviluppo per la sua stablecoin mentre sarebbero già state eseguite grazie ai test 4 milioni di transazioni per lo Yuan digitale.
Australia pronta a entrare nel settore delle CBDC
Per ciò che concerne la valuta digitale australiana, così come comunicato dalla Reserve Bank of Australia (RBA), la stessa farà parte del progetto ConsenSys, insieme alla Commonwealth Bank e alla National Australia Bank per il progetto di ConsenSys per sviluppare la CBDC. Il gruppo lavorerà per dare vita entro la fine del 2020 una Proof of Concept (PoC) volta alla creazione di un token da utilizzare per movimentare fondi e concedere prestiti.
La valuta digitale australiana sarà basata su una piattaforma DLT costruita sulla blockchain di Ethereum,di fatto centralizzando le caratteristiche tipiche della catena. Ovviamente il progetto nasce per rendere più efficiente il sistema dei pagamenti puntando a raggiungere anche una migliore gestione dei rischi. Michele Bullock, l’assistant governor del Financial System, ha spiegato che questo progetto darà modo di esplorare quali sono le conseguenze dell’adozione di una stablecoin di Stato in un sistema finanziario e di come questa possa migliorarne i diversi aspetti.
“Intendiamo esplorare le implicazioni di una CBDC in termini di efficienza, gestione del rischio e innovazione nelle transazioni sui mercati finanziari all’ingrosso. Mentre le ragioni per l’utilizzo di una CBDC in questi mercati rimangono una questione aperta, siamo lieti di collaborare con i partner del settore per esplorare eventuali futuri ruoli di una CBDC all’ingrosso nel sistema dei pagamenti australiano”.
Yuan digitale e utilizzo fluido del sistema
Da quel che si evince analizzando il mercato delle criptovalute e gli annunci legati alle CBDC, da questo punto di vista il 2021 si prospetta essere un anno davvero importante per il settore. Soprattutto se si pensa a quanto avanti sia la Cina rispetto ai concorrenti con il suo Yuan digitale: sembra addirittura che la Huawei abbia già a disposizione un wallet per gestire il token.
Il governatore della banca centrale cinese ha fatto sapere che sono state effettuate già oltre 4 milioni di transazioni con lo yuan digitale, con un volume totale trasferito fino ad ora di oltre 2 miliardi di yuan, pari a quasi 300 milioni di dollari americani. E’ stato Bloomberg a darne notizia, e sebbene il numero di transazioni non appare essere così alto in termini assoluti per una stablecoin, rimane il fatto che sia stato possibile verificare il funzionamento del sistema, apparso particolarmente fluido e senza criticità. Ciò significa che tecnicamente ogni elemento sta funzionando in modo corretto e che partendo da ciò il lancio dello yuan digitale potrebbe avvenire prima del previsto.