Bitcoin è una forza inarrestabile in questo momento. E sono diversi gli elementi che lo hanno elevato fino al suo massimo attuale di circa 103 mila dollari.
Il nuovo massimo di Bitcoin
Poco importa che, al momento della lettura di questo articolo, il valore possa essere calato. Il Bitcoin è stato infatti in grado di rompere la soglia dei 100 mila dollari in netto anticipo anche rispetto a quello che gli analisti stimavano. Quando ciò è accaduto a inizio mese è stato facile trovare il perché. Donald Trump aveva appena fatto sapere di aver nominato un suo fedelissimo alla Sec. E sappiamo quanto questo ufficio, in materia economica, sia in grado di fare il bello e il cattivo tempo. Anche per quel che concerne le criptovalute.
Nel corso della sua campagna elettorale Donald Trump aveva promesso mari e monti al settore delle crypto e le prime promesse fatte sembrano aver convinto chi investe in questo asset a continuare a farlo. Con i risultati che stiamo vedendo tutti. A far crescere il valore del Bitcoin ci pensano anche i diversi teatri di guerra in atto, che rendono la situazione geopolitica mondiale molto incerta.
E lo sappiamo che l’incertezza fa crescere il valore dei beni rifugio come l’oro. Il Bitcoin, nonostante la sua volatilità, viene considerato in maniera simile. Non è difficile comprendere per quale motivo quindi continui a crescere. Pensiamo anche a come i vari analisti stiano valutando questo specifico momento.
Attesa per i movimenti di Donald Trump
In queste ore il ceo e co-fondatore di Satoshi Action Fund, Dennis Porter, ha reso noto che il futuro presidente Donald Trump sta esplorando la possibilità di emettere un ordine esecutivo per creare una Riserva Strategica di Bitcoin o SBR. Se così fosse, effettivamente, già una delle promesse fatte in merito alle crypto sarebbe stata mantenuta.
Non solo: si tratterebbe di un cambiamento epocale per quel che concerne la politica economica statunitense. La moneta di Satoshi Nakamoto diventerebbe un bene nazionale fondamentale con tutte le conseguenze del caso. “Se Trump non agisce“, ha aggiunto Porter, “saremo pronti a fare pressione a livello statale creando un’ondata di Riserve Strategiche di Bitcoin”.
Non è una novità che rispetto al primo mandato Donald Trump abbia cambiato posizione sulle crypto e sul Bitcoin. Non è difficile immaginare che possa effettivamente modificare l’assetto economico americano per tener fede alle sue promesse. Quel che ci chiediamo è se sia cosciente che specifiche modifiche potrebbero avere maggiori ripercussioni rispetto a quelle che si aspetta. E la risposta, al momento, non è delle migliori.
Voi cosa ne pensate?