Il Bitcoin ha sfondato il tetto dei 90.000 dollari e non sembra deciso a lasciare la presa. Gli esperti sono infatti convinti che questa corsa della moneta digitale sia solo al suo inizio.
Bitcoin vola inarrestabile
La causa di tutto ciò, ormai è noto, è il fatto che Donald Trump abbia vinto le elezioni. Nonostante alcune politiche non condivisibili, per quel che riguarda l’economia e soprattutto le criptovalute il tycoon ha promesso tanto.
E di conseguenza la moneta trae da ciò una spinta incredibile verso i 100.000 dollari. Per la maggior parte degli analisti quello sarà un tetto che verrà raggiunto, se non entro la fine del 2024, nei primi giorni del 2025. E dato ciò che stiamo vedendo in merito all’andamento del Bitcoin, difficilmente si può controbattere in tal senso.
Donald Trump si è espresso in modo molto netto nei confronti del Bitcoin. Ed è passato dal definirlo una truffa anni fa a sottolineare, di recente, la sua intenzione di rendere gli Stati Uniti la capitale mondiale delle criptovalute. Non solo: ha anche promesso un alleggerimento delle norme federali, di licenziare il presidente della Sec e di costruire una riserva statunitense di criptovalute.
Di certo non c’è stata chiusura nei confronti del Bitcoin e delle altre valute. E di questo il mercato si sta nutrendo, spingendo addirittura monete come Dogecoin a raggiungere il proprio massimo. Sono tutti concordi che nel caso in cui Donald Trump mantenesse le promesse in merito alle criptovalute, Bitcoin e altri token vivrebbero di vita facile.
Diversi gli elementi di sostegno
E se la spinta attuale è dovuta anche al taglio dei tassi di interesse da parte della Fed, la deregolamentazione promessa di sicuro, allentando le stringhe, potrebbe dar vita a maggiore movimento nel mercato e di conseguenza creare posti di lavoro. Al momento, ovviamente, è tutto teorico. Ma siamo coscienti che il Bitcoin, nonostante la sua volatilità o forse grazie a quella, si nutre di queste promesse.
Politicamente parlando, per come si stanno delineando Camera e Senato americani, tra l’altro si potrebbe ottenere una certa stabilità del Bitcoin grazie al maggiore sostegno nei confronti della valuta. La maggior parte degli esperti sono convinti che ci sia ancora margine di crescita per il Bitcoin. Dato che generalmente, soprattutto in periodi di crisi, la valuta digitale viene considerata un bene rifugio quasi quanto l’oro, nonostante la sua volatilità.
Quel che ci si chiede è se questo entusiasmo continuerà poi una volta che il governo di Donald Trump si sarà insediato.