ieri è stata una giornata davvero interessante per ciò che riguarda il Bitcoin: il suo hashrate è infatti cresciuto del 49% in un solo giorno. Sebbene poi il valore non sia rimasto costante si tratta di un avvenimento di rilievo all’interno del mercato delle criptovalute.
Una crescita dell’hashrate di BTC davvero importante
In pratica, secondo quanto riportato da CoinWarz, due giorni fa l’hashrate era sceso fino a 110 EH/s ieri è riuscito a toccare un picco di oltre 164 EH/s, per l’appunto l’incremento del 49% sopra citato. Si tratta di un dato interessante di cui tenere conto. Il 27 ottobre infatti questo valore aveva toccato il picco minimo dei 6 mesi e dopo essere leggermente risalito ai 101EH/s del 3 ottobre a causa di una importante riduzione della difficulty avvenuta quel giorno, l’hashrate ha iniziato nuovamente a salire.
E’ palese che la riduzione della difficulty sia in grado di aumentare la redditività del mining: un fattore che ha spinto in questi giorni alcuni miner a impegnarsi di più sulla blockchain di Bitcoin in questi giorni dopo probabilmente averla abbandonata perché poco conveniente. E’ questo che si evince dal dalle stime legate alla profittabilità del mining di Bitcoin nelle ultime settimane, caduto a 0,06$ al giorno per THash/s il 18 ottobre e arrivato negli ultimi giorni a 0,15$. Tecnicamente tale valore è stato così alto l’ultima volta prima dell’halving di maggio 2020.
Perché l’hashrate è salito
Quando in situazioni del genere l’hashrate di una criptovaluta, in questo caso di Bitcoin, cresce, non ci si deve stupire. E’ ovvio che se la profittabilità del mining di BTC cresce i miner aumentino in maniera sensibile l’hashrate legato a questa attività. Non bisogna poi dimenticare un fattore importante: quando si parla di questi fattori è necessario ricordare che non esiste un punto di equilibrio stabilito da raggiungere.
E detto questo è altrettanto rilevante non dimenticare che sono molte le variabili che influiscono su questi fattori, dato che rende difficile spesso fare delle previsioni sensate sul lungo tempo. E’ riconosciuto generalmente, ad ogni modo, che una delle variabili più influenti in questo caso sia proprio il prezzo di BTC, che incide direttamente sulla profittabilità del mining, spingendo i miner ad impegnare più o meno hashrate.
La crescita o decrescita di questo valore è quindi da considerare come un continuo “aggiustamento” messo in atto dai miner per continuare a guadagnare con il mining senza avere impatti di sorta sul prezzo. Prezzo che non è influenzato dalle dinamiche legate all’hashrate di una moneta digitale ma che al contrario può influenzare l’hashrate.