Bitcoin inizia il 2020 con una spinta verso l’alto causata, involontariamente, dalle tensioni attualmente in atto tra gli Stati Uniti e l’Iran.
Bitcoin sale con le tensioni
Arrivata al suo undicesimo anno di età, questa criptovaluta è salita in modo netto e sensibile a causa delle tensioni geopolitiche in atto perché vista come possibile materia prima alternativa alle valute fiat. Ecco quindi che dopo aver toccato i minimi delle ultime settimane a 6.900 è poi risalita in brevissimo tempo fino ai 7400 dollari nei giorni scorsi. Ovviamente bisognerà comprendere come intenderà muoversi il mercato sul lungo periodo, ma rimane innegabile che lo scontro tra America ed Iran abbia fatto scattare qualcosa.
Importante da ricordare: insieme al prezzo sale anche la volatilità. A livello assoluto, le divergenze tra i due paesi hanno portato il Bitcoin a passare da una volatilità media giornaliera del 2,5% ad una del 5%. Diventa importante, in un simile contesto, osservare bene l’andamento dei giorni successivi per comprendere se vi siano le basi per un mantenimento dell’andamento.
Crescite e sofferenze per le criptomonete
Venerdì scorso non ha visto crescere soio Bitcoin: le altre criptomonete sono state infatti trascinate da questo exploit. E se Bitcoin è salita del 2,6%, meglio di lei hanno fatto Bitcoin Cash e Monero cresciute del 6 %. La migliore in assoluto? Kyber Network che sale del 10.
Non sono mancate anche sofferenze, in particolare per Tezos, che ha perso il 3%. La struttura rialzista non è andata perduta, ma va segnalato come dopo il picco del 13 dicembre l’andamento stia pian piano fermandosi su una fase calante.
Tornando a prendere in considerazione il Bitcoin, sebbene il rialzo sia stato eccezionale non è ancora possibile parlare di trend rialzista, dato che il livello del 7500 dollari è stato testato diverse volte nelle ultime due settimane senza che si giungesse ad un vero e proprio cambio di andamento.
Questa criptovaluta, al pari dell’oro, è ormai considerato come un bene rifugio: tale percezione la vincola in qualche modo a quelle che sono le tensioni internazionali e le conseguenze delle stesse. Il suo andamento, da sempre caratterizzato da volatilità, al momento non assicura ancora che la strada percorsa in rialzo rimarrà costante: per Bitcoin sarà necessario rimanere sopra i 7.000 dollari e superare i livelli tenuto sotto osservazione per dimostrare che possa instaurarsi, sebbene non per motivi positivi, un trend rialzista.
Tra le altre monete digitali altrettanta attenzione è attratta da Ethereum: Eth attacca ancora una volta i 135 dollari tentando di superare la resistenza dinamica del suo trend ribassista. Anche per lei i prossimi giorni saranno cruciali.