Credit Suisse potrebbe essere interessata ad investire in Bitcoin: per il momento si tratta solo di un’indiscrezione ma in caso venisse confermata si tratterebbe di qualcosa davvero sorprendente dal punto di vista finanziario.
Credit Suisse e l’interesse nei BTC
Le “chiacchiere” sono nate in seguito ad un tweet scritto dall’investitore Jordan Eliseo, che avrebbe pubblicato un estratto di un documento redatto dalla nota banca che di base confermerebbe un interesse di Credit Suisse nei confronti delle criptovalute e in particolare nei confronti del Bitcoin. L’istituto elvetico ha negato che lo stralcio pubblicato provenga dai suoi uffici ma rimane interessante analizzare quel che viene detto al suo interno.
E questo perché nello screenshot si parla di come vi sia preoccupazione per quella che può essere la tenuta delle Banche centrali sul lungo periodo in un contesto come quello attuale, dove la pandemia di Coronavirus sta mettendo a ferro e fuoco tutte le economie mondiali. In questo appunto che apparterebbe a Credit Suisse, si ipotizza addirittura il fallimento delle banche centrali e ci si preoccupa della tenuta dei sistemi basati sulle valute fiat. Per ovviare a tale “problema”, si suggerisce quindi di interessarsi anche alle valute digitali come possibile regime valutario alternativo.
Inflazione valute fiat e BItcoin
È importante sottolinearlo: all’interno di questo stralcio pubblicato, vero o falso che sia, si suggerisce tra le altre cose che le banche centrali potrebbero stampare maggiore denaro per coprire le perdite causando inflazione: una situazione che sarebbe particolare da seguire e gestire una volta finita l’emergenza.
Allo stesso tempo è importante però rendersi conto che si sta vivendo un momento praticamente senza precedenti nel quale è necessario valutare ogni singola mossa e possibilità. È anche per questo che non dovrebbe sorprendere l’eventualità che un istituto bancario di livello come Credit Suisse possa aver pensato (sebbene non confermato) di aprire la sua attenzione alle criptovalute per avere un cuscinetto dalle spalle in caso di bisogno. Più che altro perché il Bitcoin, secondo alcuni esperti, nonostante la volatilità potrebbe reggere bene un possibile eccesso d’inflazione delle valute fiat.
Una delle implicazioni più importanti di una tale possibilità, ovvero dell’interesse di Credit Suisse per i Bitcoin? Il fatto che potrebbe iniziare ad accettarne operazioni. La Svizzera, va ricordato, è uno degli Stati generalmente più aperti quando si tratta di strumenti finanziari e sulle criptovalute non fa eccezione. Un atteggiamento del genere da parte di una delle banche più importanti dello stato e a livello internazionale, potrebbe funzionare da apripista trascinando con sé tutte le altre.