Per quanto ancora sarà possibile considerare lucroso il mining di bitcoin? È una bella domanda, soprattutto in un momento come questo dove molti fattori macroeconomici sembrano voler entrare in gioco.
Conveniente minare Bitcoin?
Su BitcoinTalk è iniziata una discussione, non molto tempo fa, nella quale si parlava di come il mining di Bitcoin potesse essere considerato o meno in futuro ancora lucroso per coloro che minano la criptomoneta. Tutto partiva dal fatto che chi mina un blocco attualmente guadagna circa 300 mila dollari e se si calcola che ogni blocco contene quasi tremila transazioni, il guadagno attuale per transazione è di circa 100 dollari.
Deve essere sottolineato che si para di un limite, quello legato alle transazioni, che non può essere superato: la domanda in merito al profitto del mining diventa quindi più che lecita. Nel momento in cui i miner non verranno più pagati come accade adesso, saranno pronti a guadagnare meno di 100 dollari a transazione? O in alternativa saranno pronti gli utenti a pagare fino a 100 dollari di commissione per transazione? Non sono provocazioni ma domande lecite alle quali trovare una risposta.
Tecnicamente parlando è stata fatta una ipotesi: mettendo il caso che gli utenti siano d’accordo nel pagare una commissione pari a due dollari, quello che è il guadagno dei miner diventerebbe il 2% di quello attuale con un calo dell’hashrate del 98%.
Bitcoin, problema sicurezza per il sistema?
L’autore del post su BitcoinTalk ha quindi chiesto, nel caso si verificasse una simile situazione, se non si rischierebbe addirittura dal punto di vista della sicurezza dato che sarebbe da calcolare una percentuale di attacco pari al 51%.
Domande lecite, va ripetuto, che però devono tenere conto di una cosa: la dimensione delle tremila transazioni è ampliabile previo accordo. Il block-time, ovvero il tempo medio che trascorre tra la conferma di un blocco e quella del blocco successivo, rimarrebbe comunque intorno ai dieci minuti.
Non bisogna poi dimenticare che l’halving, primaria causa del dimezzamento del premio dei miner avviene ogni quattro anni e questo significa che è possibile fin da ora lavorare alla risoluzione di quei problemi che potrebbero portare a una minore lucrosità delle transazioni. E sebbene non modificabile dai singoli, il protocollo di Bitcoin è modificabile se vi è un ampio accordo attorno alla proposta. Basta pensare a Segwit e a Taproot: anche se per una modifica delle caratteristiche del blocco si dovrebbe passare per un hard fork.
La risposta alla domanda è quindi: certo, a patto che si lavori di concerto per mantenere ottimali le condizioni.