In questo periodo sono moltissime le previsioni che vengono fatte attorno al Bitcoin: c’è chi sostiene che potrebbe arrivare facilmente a 50 mila dollari se si verificasse una specifica condizione. Vediamo quale.
BTC alto valore con investitori istituzionali
Secondo i calcoli di Ryan Watkins, ricercatore di Messari, per raggiungere un simile livello basterebbe un’allocazione dell’1% da parte delle istituzioni: un investimento “minimo” che potrebbe portare idealmente la capitalizzazione della criptovaluta a superare i 1.000 miliardi di dollari.
L’esperto è giunto a questa conclusione dopo aver tentato di calcolare a quanto potrebbe arrivare il prezzo dei Bitcoin se le istituzioni decidessero di prendere ispirazione per il loro comportamento da Paul Tudor Jones, il fondatore della Tudor Investment Corporation, il quale ha investito una piccola percentuale dei suoi beni proprio nella criptovaluta.
Ryan Watkins è convinto che se i vari fondi (sovrani, pensionistici, comuni) family office e fondazioni decidessero d’investire una loro piccola percentuale in Bitcoin, vi potrebbe essere un’iniezione di liquidità nel mercato dedicato paria a circa 480 miliardi.
Una conclusione maturata sulla base di uno studio condotto da Chris Burniske, secondo il quale nel 2017 il flusso di denaro nel settore delle criptovalute ha fatto aumentare i prezzi fra le 2 e le 25 volte. E aggiunge:
“Un’allocazione istituzionale aggregata dell’1% verso Bitcoin potrebbe far facilmente arrivare la capitalizzazione di mercato della criptovaluta sopra i 1.000 miliardi di dollari. In altre parole, oltre 50.000$ per ogni BTC.”
Cosa accadrebbe se l’investimento avvenisse
Partendo dalla teoria dell’esperto si può tentare d’immaginare quelle che sarebbero le conseguenze di un effettivo investimento da parte delle istituzioni nel mercato Bitcoin.
Di base l’idea Ryan Watkins è che il “Bitcoin non ha bisogno delle istituzioni per avere successo” ma che essenzialmente un loro coinvolgimento nello stesso potrebbe portare a un’impennata del valore dei BTC, portando cambiamenti importanti. Ha infatti sottolineato:
“Affinché Bitcoin diventi una riserva di valore non sovrana adottata a livello globale, deve convincere gli investitori istituzionali a trasferire la loro ricchezza in tale asset.”
In un caso del genere, secondo l’esperto la previsione più corretta da immaginare è quella che vede gli hedge fund guidare la carica istituzionale verso il mercato delle criptovalute. Una voce altrettanto autorevole come quella di Ryan Radloff, CEO del servizio di deposito Kingdom Trust, pensa che invece sarà il settore statunitense delle pensioni, a investire per prima in talk senso.
Il ragionamento di Watkins è da tenere in considerazione: se davvero le istituzioni da lui citate agissero come “auspicato”, il mercato delle criptovalute subirebbe uno scossone davvero interessante.