Regulation: la Bce vuole che in materia di criptovalute vengano stabilite delle norme comuni onde evitare danni all’economia. Non è la prima volta che viene avanzata questa richiesta.
Bce vuole normative comuni
Ma mai come ora si rende necessario che queste esistano. Soprattutto davanti a una situazione economica, per l’Europa, che non sembra essere delle migliori. A partire dalla quasi raggiunta parità nel cambio euro dollaro, fino ad arrivare all’inflazione alta.
Le criptovalute sono da sempre accusate di portare in eredità con la loro esistenza rischi per la stabilità finanziaria. Un problema che l’economia internazionale e ancor di più quella europea non possono permettersi. Un intervento regolatore è necessario, così come indicato anche dalla Bce nel suo Bollettino macroprudenziale.
“I nuovi rischi per la stabilità finanziaria sono in aumento“, si legge nel rapporto “e l’ecosistema delle criptovalute è diventato più complesso e interconnesso. Se le tendenze attuali continuano” viene sottolineato, “le criptovalute metteranno a rischio la stabilità finanziaria“.
È per tale ragione che si richiede ancora una volta una maggiore supervisione e regolamentazione del mercato. Un atto che sia in grado di avvenire in modo coordinato tra le autorità alle quali fanno riferimento.
Attenzione alle stablecoin
Particolare attenzione viene posta dal bollettino sul tema stablecoin dove si rende necessario, a causa della crescita del mercato, la messa in atto di vigilanza, supervisioni e norme appropriate. Soprattutto prima che le stesse tornino a creare una interconnessione importante con il “sistema finanziario tradizionale“.
La Bce ha portato la sua attenzione, all’interno del bollettino, anche sullo sfruttamento di carbonio derivante da asset come Bitcoin e il peso che potrebbero avere nel corso della transizione climatica all’interno del settore finanziario.
Più in generale però la Bce è preoccupata dalle interconnessioni tra il sistema tradizionale e quello delle criptovalute rappresentato dalle stablecoin. Esse sono state infatti usate come garanzia in materia di transazioni di derivati su criptovalute e come fonti di liquidità per la finanza decentralizzata.
Nonostante la loro generale stabilità, lo sorso maggio il crash di TerraUsd con tutte le conseguenze del caso (Tether era ancorata al suo sistema) ha spaventato gli economisti che si sono resi conto di come questo tipo di crypto non sia tanto stabile quanto si iniziava a pensare.
Ragione per la quale la Bce, con ancor più forza che in passato ha deciso di far sentire il suo peso nella richiesta di una normativa che possa non solo unificare i sistemi di approccio ma anche proteggere quella che è la finanza tradizionale. Soprattutto da problematiche nate e occorse nel mondo delle criptovalute.