Attenzione alle truffe Bitcoin su Tinder

Come se non fossero già sufficientemente pericolosi i tentativi di truffa basati su Telegram, adesso vi è la necessità di stare attenti alle truffe Bitcoin anche su Tinder.

truffa bitcoin tramite tinder

Truffa fine e più complessa su Tinder

Tinder è un’applicazione d’incontri tra le più note al mondo, utilizzata da milioni di persone per conoscere gente ed eventualmente instaurare una relazione più o meno seria. In questo momento di difficoltà sembra che i malviventi abbiano deciso di cambiare modus operandi e di coinvolgere anche questo programma per smartphone nel tentare di estorcere Bitcoin alla popolazione.

La truffa Bitcoin tramite Tinder che è stata rilevata si basa essenzialmente sull’utilizzo “normale” che si farebbe con l’applicazione, ovvero sulla conoscenza con altre persone. Si tratta di atto che si svolge lentamente ma inesorabilmente, basandosi sulla conquista della fiducia dell’ignaro utente.

Quel che è necessario ricordare, quando si compra e vende in Bitcoin e quando si interagisce su un’applicazione con altre persone, è che prima di condividere qualsiasi dato sensibile è importante essere certi che il sito dove si agisce sia sicuro e che le persone siano affidabili.

Il caso della truffa tramite Tinder

tinder nuovo canale per truffe cripto

Un caso è salito alla superficie in questi ultimi giorni nei forum specializzati e racconta proprio di questo nuovo approccio truffaldino. Un utente di Tinder convinto d’instaurare un rapporto di amicizia con una donna malese si è ritrovato intrappolato in un investimento “trappola” legato ai Bitcoin e a una fantomatica nuova valuta digitale.

L’utente ha spiegato che poi la conversazione si è spostata su altri canali, comprendenti Whatsapp e altre applicazioni di messaggistica, senza che nulla si rivelasse perverso o più innocente di un normale rapporto di amicizia.

Come spesso accade il rapporto si è fatto più stretto e l’uomo non ha pensato assolutamente che la sua interlocutrice potesse avere secondi fini. A differenza delle classiche truffe che coinvolgono i Bitcoin in questo caso non vi è stato nessun ricatto di tipo sessuale o di altra tipologia: il malvivente ha puntato sulla conquista di fiducia fino a portare l’utente a essere d’accordo a un investimento suggerito in seguito a un primo consiglio “azzeccato” e conseguente guadagno.

Carpita in questo modo la fiducia scatta la fase due dell’intera truffa: il fornire un indirizzo malevolo con il quale appropriarsi dei soldi dell’altra persona. Una truffa ben consolidata nel tempo e gestita con particolare attenzione dai delinquenti che ha portato a risultati devastanti per l’ignaro cliente.

Cosa insegna tutto questo? Mai affidare i propri investimenti a portali o persone che non possano provare la loro affidabilità.

 

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