Attacco hacker contro Donald Trump: il sito della sua campagna ufficiale è stato colpito da un gruppo di cyberdelinquenti, i quali hanno richiesto un “riscatto particolare” in Monero, valuta digitale.
Attacco nella notte al sito di Trump
Esperti in informatica sono riusciti a ripristinare tutto in breve tempo, ma per diverse ore questa notte, sul portale è apparso un messaggio che recitava:
“Il sito è stato sequestrato. Il mondo ne ha abbastanza delle fake news diffuse quotidianamente dal presidente Donald J. Trump. È tempo di permettere al mondo di conoscere la verità”.
Gli hacker avevano contempotaneamente annunciato che molti dispositivi legati a Trump e alla sua famiglia erano stati violati e conversazioni private regisrate. Comunicazioni che secondo gli hacker il governo di Donald Trump sarebbe “coinvolto nell’origine del Coronavirus”.
Il gruppo di cybercriminali ha reso noto che avrebbe in mano anche le prove del convolgimento del presidente degli Stati Uniti con soggetti internazionali pronti ad aiutarlo a manipolare le elezioni di questo novembre.
Gli hacker annunciano anche di avere materiale compromettente e che getterebbe discredito sulla figura del presidente, dimostrando il suo coinvolgimento criminale con attori internazionali per manipolare le elezioni del 2020.
Richiesta di un riscatto particolare
Abbiamo detto che gli hacker hanno chiesto un riscatto particolare: in realtà non è una richiesta di soldi vera e propria, ma una possibilità che hanno messo davanti ai cittadini. Ovvero quella di “votare” inviando Monero a due diversi indirizzi: uno di essi è dedicato a chi vuole conoscere la verità, l’altro a chi vuole che i dati rimangano riservati. Il gruppo seguirà la volontà popolare.
Lo staff del presidente ha confermato ufficialmente l’avvenuto attacco:
“Questa sera presto, il sito web della campagna Trump è stato deturpato e stiamo lavorando con le forze dell’ordine per indagare sulla fonte dell’attacco. Non vi è stata alcuna esposizione a dati sensibili perché nessuno di essi è effettivamente memorizzato sul sito. Il sito web è stato ripristinato”.
Non un caso che siano state richieste donazioni in Monero: questa criptovaluta rientra tra le privacy coin, le cui transazioni vengono oscurate. Una scelta che in questo caso gioca a tutto vantaggio degli hacker che in questo modo potrebbero guadagnare facilmente nel caso in cui qualcuno sia davvero intenzionato a votare il loro sondaggio. A pochi giorni dalle elezioni gli Stati Uniti sono diventati un obiettivo sensibile ai cyber attacchi, molto di più di quanto accada normalmente: sono stati già confermati dalla Microsoft tentativi di accessi da parte di Cina e Russia.