La squadra alla base della crypto Ghost di McAfee sembra pensarne una e farne cento: il motivo? Da un teaser lanciato nelle ultime ore sembra proprio che sia in arrivo la loro carta di debito.
Carta di debito per Ghost
Ricordiamo che questa valuta digitale si basa su un protocollo che permette al cliente di avere una criptomoneta decentralizzata e anonima. Tecnicamente la blockchain di Ghost è basata su un consenso Pos, ovvero Proof of Stake: questo si traduce in una migliore scalabilità rispetto agli altri protocolli riuscendo a fornire un livello di sicurezza molto alto.
Quel che non stupisce ma che è senza dubbio degno di nota è il fatto che McAfee non si sia limitato a dare vita solo alla criptomoneta ma anche a diversi strumenti a essa correlati come le eSim da utilizzare in completo anonimato. E sono state molte altre le cose annunciate come un’app di messaggistica privata, un dex (exchange decentralizzato, N.d.R.) e per l’appunto anche la carta di debito.
Il suo scopo? Ovviamente quello di poter spendere la crypto alla quale è legata che attualmente vale un dollaro e possiede una supply di 55 milioni di Token.
Privacy e carta di debito Ghost: quanta davvero?
La carta di debito Ghost promette operazioni in totale privacy. Sarà anche vero, ma la prima cosa che viene in mente è che le stesse si baseranno su circuito Visa, quindi a meno di sorprese specifiche difficilmente si potrà parlare di privacy e anonimato al 100%.
E’ vero allo stesso tempo che sono ancora molto pochi i dettagli resi noti e quindi sarà possibile dare un reale giudizio solo quando se ne saprà di più.
Nella stessa occasione in cui ha parlato dell’uscita della sua carta di debito, John McAfee ha fatto parlare di sé sostenendo che il Bitcoin sia ormai una valuta vecchia e senza valore.
Un cambiamento di rotta rispetto al passato quando lui stesso ipotizzava che la crypto potesse raggiungere i 500 mila dollari o addirittura il milione di dollari.
Va detto, non proprio a sua discolpa, che tali assunzioni e previsioni venivano pubblicate da lui su Twitter quando il BTC navigava in acque migliori e non vi erano crisi ad affossare il suo andamento, decisamente bull rispetto a quello attuale.
Lo scorso hanno aveva reiterato la sua scommessa, forse fiducioso di una spinta importante a inizio 2020. Quel che è certo è che la pandemia di Coronavirus ha avuto un forte impatto nel mercato delle criptovalute e che niente è ancora deciso.