Tron ha comunicato la data ufficiale di lancio di Tronz, progetto dedicato alla privacy sulla blockchain di Tron: la data di partenza è stata fissata per il prossimo 7 luglio.
La privacy implementata in Tron
Come è possibile verificare nel comunicato condiviso dalla società, si parla di un protocollo rappresentato da uno smart contract chiamato “Smart Contract Privacy Protocol”: questo, come già annunciato dal fondatore Justin Sun, diventerà parte di Tron 4.0 a tutti gli effetti.
Come funziona questo protocollo? Bisogna tornare a gennaio, quando la squadra di Tronz lanciò la MPC Torch Project (Multi-party Computation) e puntò all’implementazione all’interno dello Smart Contract del protocollo czk-SNARKS (Zero-Knowledge Succinct Non-Interactive Argument of Knowledge). Si parla di una tecnologia molto avanzata in grado di gestire blockchain completamente pubbliche, parzialmente e completamente shielded.
Questo smart contract messo a punto da Tronz è applicabile anche a tutti i token TRC20: una particolarità importante il fatto che non sia riservato solo ai TRX. Questo si traduce nel fatto che la privacy sarà applicata a tutta la blockchain e ai token a essa collegati. Nessuno rimarrà escluso da questa funzionalità che verrà rilasciata in forma gratuita.
Tronz: il perché a base della scelta del protocollo
Pensando al lavoro fatto dal team di Tronz e a come lo stesso sarà “distribuito” viene automatico pensare che si tratti di una mossa che punta all’aumento della diffusione della privacy i linea con il progetto di lungo termine a riguardo promosso da Tron per la sua intera blockchain.
Non si deve dimenticare che il discorso privacy è uno dei più importanti collegati al mondo delle blockchain: basti pensare anche a un altro protagonista del mercato come Litecoin che sta lavorando in modo serrato e veloce per integrare il protocollo di MimbleWimble per offrire ai suoi clienti delle transazioni riservate e sicure.
Tron, dal canto suo ha sempre riservato una particolare attenzione a questo tema e riuscire nell’implementazione in modo corretto non farà altro che confermare il buon periodo vissuto dalla società e dal suo prodotto.
Non va dimenticato che di recente i suoi address hanno superato quota 6 milioni ed è stato raggiunto 20 milionesimo blocco della blockchain.
Sarà in grado questo ulteriore traguardo raggiunto di fare scemare le critiche che hanno colpito la blockchain e i suoi sviluppatori a causa del caso Steemit? O ancora mettere fine alle accuse mosse da Adam Back che considera il token di Tron paragonabile a feci?
Di certo ci sarà di vederne delle belle.