Il 2020 rappresenterà l’anno in cui il Bitcoin avrà problemi con la legge? Sembrerebbe di sì, almeno stando a sentire colui che sostiene di essere il reale Satoshi Nakamoto.
La posizione di Craig Wright
ùParliamo di Craig Wright che, dal suo blog personale, sottolinea come l’anno corrente sarà quello nel quale l’avanzata di Bitcoin, anche dal punto di vista dell’innovazione, verrà frenata dalla legge. In particolare la sua “visione pessimista” riguarderebbe principalmente i miner della valuta e coloro che operano sul Lighting Network.
Non si può negare che uno dei punti di forza globali di questa criptovaluta risieda nel suo essere “permissionless” e in qualche modo non legato a specifiche autorità centrali: il punto è che secondo Wright si tratta di illusioni e non di realtà. E spiega che qualsiasi Bitcoin acquistato senza il rispetto dei requisiti CDD (“Customer Due Diligence”) e KYC (“Know Your Customer”) sarebbe di fatto un BTC rubato.
E’ qui che gli operatori di Lighting Network sono coinvolti: sono loro che ricevono questa tipologia di Bitcoini. Secondo il sedicente Satoshi Nakamoto, Lighting “consente di creare un sistema basato non sui singoli token ma sui bilanci, ma questi vengono trattati in maniera molto diversa dalla legge“. A questo bisogna aggiungere poi che tale rete non “può funzionare senza token di Bitcoin alla sua base“, caratteristica che ne rappresenta uno dei difetti più grandi.
Ecco come la legge fermerà Bitcoin
Sarà proprio per via di Lighting Network che il BTC verrà rallentato nella sua innovazione e la ragione è molto semplice: il sistema di segni e bilanci di Lightning Network non rappresenta una protezione da controlli e cause legali se i Bitcoin sono da considerare rubati.
Sottolinea infatti Craig Wright che se “dei Bitcoin rubati passano per un canale Lightning, l’acquirente su tale canale non ottiene un buon titolo“. Allo stesso modo la regola del “nessuno può trasferire ad altri maggiori diritti di quanti ne abbia egli stesso” si applica nel sistema: questo significa che se i BTC sono rubati, non possono essere trasferiti, nemmeno attraverso un canale lighting. Questo significa inoltre che se la valuta non viene trasferita in modo legale, Lightning Network rischia di ricevere un provvedimento di congelamento dal tribunale.
E i miner di Bitcoin? Anche essi, se ricevono Bitcoin “rubati” o ne generano possono essere perseguiti per furto dalle autorità, rischiano diversi anni di galera a seconda dei paesi.
Insomma, per il Bitcoin potrebbe questo rivelarsi un anno davvero interessante in tutti i sensi.