Ethereum Classic (ETC) ha annunciato che darà vita ad un hard fork il prossimo 12 gennaio, chiamandolo “Agharta“. Cosa significa questo per la criptovaluta?
Cosa è il fork Agharta
Tecnicamente parlando sarà un aggiornamento del protocollo della moneta digitale Ethereum Classic che non darà vita a nuove criptovalute né ad uno sdoppiamento della sua catena. E la motivazione è molto semplice: nessun gruppo all’interno della rete ETC si oppone a questa procedura che in realtà equivale semplicemente ad un aggiornamento considerato di “routine” del protocollo in questione. Questo significa però che tutti gli operatori dei nodi saranno costretti ad aggiornare i software se vorranno lavorare ancora su questa blockchain: le vecchie versioni dei programmi non saranno infatti più compatibili con questo protocollo.
Tutto normale se non fosse che la maggior parte dei nodi ancora non è pronta per poter affrontare questo cambiamento, non essendo ancora stata in grado di aggiornare il proprio software. L’evolversi della preparazione è visibile sulla dashboard creata appositamente per monitorare l’aggiornamento del protocollo.
I nodi della rete dovranno darsi da fare per completare le procedure necessarie all’adattamento dei software da utilizzare.
Miglioramento rete per Ethereum Classic
Cosa accadrà di preciso con il fork Agharta? E’ presto detto: verranno aggiunti al protocollo di ETC i codici operativi del fork Constantinople di ETH, tra cui il codice operativo CREATE2 che dà il via libera all’utilizzo di molte implementazioni in precedenza assenti sulla rete ETC, tra i quali figurano anche i canali di stato.
Va detto che, nonostante una lentezza inaspettata, i nodi stanno provvedendo ad aggiornarsi e che al momento dei fork se non saranno tutti pronti, di certo lo saranno in buon numero. In via di definizione sono anche gli exchange pronti a supportare il fork: al momento si ha la certezza di Bitflyer, Coinbase e KuCoin. E’ possibile ipotizzare che anche altri daranno la loro disponibilità.
E’ interessante ciò che in queste ultime ore ha dichiarato il fondatore di ETC Labs, James Wo. Il manager ha sottolineato che Ethereum Classic resterà fedele al protocollo di consenso Proof-of-Work, e che a differenza di ETH (Ethereum) non è stata pianificata nessuna azione per passare al Proof-of-Stake.
Alla base di questa decisione vi è un concreto scetticismo di James Wo e della sua squadra nei confronti della Proof-of-Stake.Il fondatore di ETC sostiene che PoW sia in grado di alla blockchain di essere completamente decentralizzata, mentre PoS potrebbe dar modo a qualcuno con i mezzi giusti, di accumulare potenzialmente più del 50% dell’offerta effettivamente centralizzando la blockchain.