Nell’ultima settimana il Bitcoin ha mostrato una tendenza al calo abbastanza spiccata: diversi esperti stanno tentando di spiegare il perché di questo andamento, chiamando in causa anche la geopolitica e le sue conseguenze nell’economia.
Perché il calo di Bitcoin
Dopo il picco del 26 ottobre dove quello che era stato rinominato “effetto Cina” aveva portato la criptomoneta a crescere sensibilmente, la moneta di Satoshi si è adagiato su un lento calo che ha trascinato con sé anche altri suoi illustri colleghi. Per ciò che riguarda i BTC si è anche superata la soglia “psicologica” degli 8 mila dollari: fattore che sta spingendo un po’ tutti gli investitori a chiedersi se ne vale la pena. Una domanda più che legittima visto che si è superato al ribasso anche il supporto tecnico dei 7800 dollari.
Quali possono essere le motivazioni alla base di questo calo di Bitcoin? Analizzando il mercato ci si rende conto di quel che no è al momento: una fase di ribasso eccessivamente speculativa. Non vi è un aumento dei volumi sensibili, dato che gli stessi sono rimasti molto bassi: ecco quindi che l’ipotesi vendite eccessive deve essere accantonata a favore della rottura di diversi livelli di supporto tecnico importanti causati dalle ricoperture di posizioni al rialzo.
Anche la capitalizzazione è crollata nei giorni scorsi fino a 210 miliardi di dollari, il livello più basso raggiunto proprio lo scorso 26 ottobre.
Cosa accadrà alle criptovalute ed a Bitcoin
Il futuro, in materia di andamento, soprattutto per Bitcoin, deve essere considerato di “ricostruzione”: per far sì che ritornino dei trend rialzisti è necessario costruire delle basi che riportino la criptomoneta ai suoi fasti e per farlo bisogna osservare prima di tutto quanto terrà il supporto in area 7500. Una volta che questo mostrerà di reggere si potrà iniziare con cautela a pensare ad obiettivi rialzisti tenendo conto che il primo utile è decisamente lontano a quota 9 mila.
Anche le altre monete stanno presentando delle difficoltà: Ethereum, ad esempio, si trova a testare ancora una volta la soglia dei 155 dollari, da considerare importantissima per il suo andamento dato che una eventuale rottura potrebbe portare forti speculazioni al ribasso su Eth che disturberebbero e non poco la criptovaluta. Per ottenere un segnale rialzista, Ethereum dovrà raggiungere la soglia dei 200 dollari, ma anche in questo caso è più importante fare attenzione a non scegliere ulteriormente piuttosto che concentrarsi su livelli che sono ancora troppo distanti per essere considerati probabili nel breve termine.