Quando si parla di Bitcoin tutto fa notizia. Anche il fatto che il governo degli Stati Uniti abbia deciso di trasferirne circa 10.000. Una cifra di tutto rispetto.
Un trasferimento di Bitcoin imponente
Più nello specifico questi Bitcoin sono stati trasferiti a un indirizzo che termina con le lettere “noe” il 14 agosto. In molti si sono posti tante domande alle quali ha tentato di rispondere la società di analisi on chain Arkham Intelligence. Questa ha spiegato che almeno stando alle evidenze, si tratta di fondi che erano stati sequestrati nel corso del raid da Silk road che attualmente avrebbero un valore di circa 600 milioni di dollari.
Non si tratta del primo trasferimento del quale si è reso protagonista recentemente il governo statunitense. E infatti è avvenuto lo scorso 29 luglio uno spostamento di circa 29.800 Bitcoin, corrispondente a due miliardi di dollari, da un wallet di proprietà governativa verso un indirizzo di cui non si conosce destinatario.
Dobbiamo ricordare che l’amministrazione americana non è totalmente contraria al Bitcoin, vuole una sua regolamentazione. Quindi non deve stupire che possegga asset di questo tipo. Nello specifico infatti detiene al momento circa 203.000 Bitcoin per un valore di 12 miliardi di dollari.
Cosa accadrà nei prossimi mesi
Queste cifre lo fanno essere il più grande possidente geopolitico di Bitcoin. Un tema che tra l’altro fa molto parlare il candidato alla Presidenza degli Stati Uniti Donald Trump, intenzionato arrendere gli USA la capitale mondiale delle criptovalute se verrà eletto. Non solo: in passato ha fatto anche sapere della sua intenzione di pagare il debito statunitense da 35.000 miliardi di dollari proprio utilizzando i Bitcoin.
Perché questi trasferimenti diventano interessanti in questo momento? Molto semplice: gli esperti sospettano che a breve potrebbe palesarsi una grande whale per questa moneta digitale. Se un numero imponente di monete dovessero riversarsi sul mercato il valore di Bitcoin scenderebbe.
Lo abbiamo visto già luglio quando le criptovalute non hanno avuto una buona reazione al momento della vendita da parte del governo tedesco delle sue partecipazioni in Bitcoin. Ora, essenzialmente questo ha praticamente perso profitto e basta con questa azione.
Ma sappiamo quanto la valuta sia volatile in base a moltissimi fattori. E di certo un crollo del valore non è ciò che i detentori auspicano in questo momento. Non ci resta che attendere e vedere cosa accadrà nelle prossime settimane. E ancor più nei prossimi mesi quando si avrà definitivamente l’idea di chi salirà al potere in America.