La Norvegia è intenzionata ad avere la sua criptovaluta di stato, ma ha deciso di rallentare il ritmo dei lavori, decidendo di non lanciarla a breve come tutti si sarebbero aspettati accadesse dato l’impegno finora impiegato nella sua creazione.
Non c’è urgenza per lancio CBDC
La notizia è stata data da Ida Wolden Bache, a capo della Banca di Norvegia, nel corso di un suo intervento presso la Finance Norway Payments Conference. La manager non ha menato il can per l’aia, affrontando direttamente il discorso e dichiarando:
“La prospettiva dell’introduzione di un CBDC è ancora lontana. La mancanza di urgenza riflette il nostro punto di vista finora, secondo cui non c’è un’acuta necessità di introdurre un CBDC”.
Una considerazione nata principalmente dopo aver analizzato il mercato e le diverse iniziative internazionali di creare CBDC o stablecoin private come Libra di Facebook. Per ciò che riguarda la Norvegia in realtà sono anche altre le problematiche sollevate dagli esperti e non solo di tipo tecnico.
E’ infatti palese che le valute digitali, soprattutto quelle stabili come le CBDC potrebbero rendere meno dispendiosi alcuni pagamenti e favorirebbero il calo dell’evasione fiscale facendo calare l’uso del contante senza farlo uscire dal quadro. Il problema per il paese scandinavo è che l’introduzione di una crypto di stato in questo momento presupporrebbe anche una modifica del sistema monetario e del Central Bank Act.
Novità su crypto norvegese nel 2021
Come la stessa governatrice della banca centrale norvegese ha sottolineato, la decisione arriva in un momento in cui i lavori per la criptovaluta di stato norvegese sono comunque già stati avviati e a buon punto:
“Le ricerche di Norges Bank sono ora in una terza fase, da completare nel nuovo anno. Stiamo lavorando per specificare le caratteristiche che una CBDC dovrebbe avere e considerando una serie di soluzioni tecniche. Ci avvaliamo anche dell’esperienza e dei piani di altre banche centrali. Sono inoltre in fase di valutazione le possibili strategie di test e sperimentazione di soluzioni tecnologiche”.
La donna ha spiegato che il sistema CBDC sarà controllato da Norges Bank con le banche e gli altri interlocutori finanziari come distributori dei servizi agli utenti finali. Ida Wolden Bach spiega come non sia il caso in questo momento di “rischiare” l’emissione di una CBDC perché con questo atto si potrebbe venire a creare un problema di liquidità delle banche e i potenziali clienti di prestiti potrebbero ottenerne solo attraverso l’applicazione di tassi elevati.
Si verrebbe a creare una situazione di instabilità che lo Stato scandinavo non se la sente di affrontare prima che vi siano normative serie in merito al controllo di questo tipo di “prodotto” finanziario. Per il momento, gli aggiornamenti sulla CBDC norvegese sono rimandati al 2021.