Cosa è Polkadot e perché è cresciuta esponenzialmente dal suo lancio? La risposta, almeno alla prima domanda, è presto servita: Polkadot è una criptovaluta (acronimo DOT,N.d.R.) che è stata distribuita negli exchange lo scorso 19 agosto.
Una piattaforma lanciata verso il futuro
Questa valuta digitale è legata all’omonimo progetto sviluppato dalla fondazione svizzera Web3 Foundation il cui obiettivo è quello di raggiungere un web decentralizzato che possa essere facile da usare per i suoi utenti e che risulti funzionale nell’esperienza.
Tecnicamente la piattaforma di Polkadot è stata creata per connettere blockchain private e consortili, reti pubbliche e permissionless, oracoli e potenziali altre tecnologie che potrebbero svilupparsi in futuro. Il tutto per coadiuvare la creazione di una rete internet nella quale blockchain intelligenti possano scambiare tra loro transazioni e informazioni.
E qui di arriva al motivo di tanta “fortuna” al lancio di DOT: a far alzare il prezzo ci hanno pensato infatti le aspettative di investitori e speculatori.
Quel che bisogna aver ben chiaro del progetto Polkadot è che non ci troviamo davanti a un progetto finanziario, ma di tipo infrastrutturale e che quindi per raggiungere l’implementazione completa della rete, il rilascio sul mercato e una buona reazione dell’utenza potrebbe volerci molto tempo.
Aspettative elevate per Polkadot
Ad ogni modo Polkadot e il suo lancio hanno generato delle aspettative molto elevate: starà al tempo e alla squadra di lavoro dimostrare che non si sia trattato di tempo e soldi perduti. Quello che è davanti agli occhi di tutti è che dal 19 agosto scorso e dalle sue prime contrattazioni, avvenute a circa 3 dollari, la cripto di strada ne ha fatta, venendo scambiata al momento sui 6,80 dollari.
Solo su un dato si hanno delle incertezze, ovvero su quanta valuta sarebbe in circolazione: per CoinGecko ci sarebbero in circolazione circa 900 milioni di DOT, corrispondenti a una capitalizzazione di mercato di circa 5 miliardi e mezzo di dollarie questo significherebbe un posto nella classifica delle valute a maggior capitalizzazione davanti addirittura a Litecoin e Bitcoin Cash.
n dato che non viene condiviso ad esempio da CoinPaprika per la quale su 984 milioni di DOT creati ce ne sarebbero in realtà in circolazione solamente 289 milioni con una capitalizzazione di 1,7 miliardi di dollari e quindi dietro a Tezos e Stellar ma davanti a Monero e Tron, per citarne alcune.
Insomma, Polkadot è senza dubbio un progetto (e una criptovaluta) da osservare con attenzione, sia per le aspettative ad esso legate, sia per quello che è il suo obiettivo tecnico, decisamente interessante.