John McAfee ha abbandonato il progetto della sua privacy coin, Ghost: qualcosa di inaspettato che ora, ad alcuni giorni dal suo annuncio, ancora non manca di creare stupore.
Un abbandono inaspettato
Soprattutto dopo le tante promesse fatte a riguardo. Per quanto si possa provare simpatia o meno per il personaggio, non è una novità che l’uomo sia un vero e proprio pioniere nel campo della tecnologia.
Da sempre sostenitore delle criptovalute e del mercato relativo, McAfee aveva colpito positivamente negli scorsi mesi quando aveva annunciato la sua privacy coin e l’intenzione di sviluppare tutta una serie di servizi attorno alla stesa. La blockchain a cui questo token si lega è pensata per il totale rispetto della privacy dei suoi utenti e in un periodo come questo una scelta del genere sembrava l’investimento migliore da sostenere anche in virtù di un maggiore interesse scaturito in generale in coloro che lavorano su questo mercato.
“Sto abbandonando il progetto Ghost“, ha spiegato in un tweet dello scorso 19 agosto. “L’amministrazione non è in grado di garantire il successo del progetto“, ha continuato, che “senza dubbio fallirà“.
Una frase che ha scioccato, soprattutto perché arrivata qualche giorno dopo alcune comunicazioni che non facevano assolutamente presagire quello che è poi successo. Ha continuato McAfee:
“Ho cercato di spiegare i principi di gestione fondamentali, ma sono caduti nel vuoto. Mi scuso con chi ho fuorviato. Mi dispiace“.
Il progetto non decade con l’addio di McAfee
Per comprendere quanto Ghost coin fosse importante nell’attuale contesto delle criptovalute, è importante fare qualche passo indietro e tornare a quando John McAfee ha criticato Bitcoin per la sua mancanza di privacy. Lo scorso aprile l’umo aveva annunciato il proprio asset Proof-of-Stake (PoS) focalizzato sulla privacy (ovvero il token Ghost) e aveva poi aggiornato sul progetto, lancio compreso, diverse volte. Erano sorti alcuni problemi prima dello stesso quando erano nate accuse di plagio rispetto al whitepaper di PIVX, altra cripto incentrata sulla privacy ma tutto sembrava rientrato.
Non è mancata la reazione del team di Ghost, affidata ad un rappresentante all’interno del canale Telegram della privacy coin:
“John McAfee è un pioniere tecnologico, un tipo in gamba e una mina vagante,. GHOST è un progetto decentralizzato open source. John può aiutare o meno a pubblicizzare GHOST al suo seguito, ma questo non influisce assolutamente sulla blockchain di GHOST. John non è coinvolto in alcun modo nelle operazioni ordinarie, né è mai stato coinvolto nella tecnologia o nello sviluppo di GHOST.”
Se ne deduce quindi che tutto, a prescindere dall’apporto o meno del magnate, rimarrà inalterato.